La Juventus potrà disputare la gara di domenica pomeriggio contro il Lecce davanti ai propri tifosi. L’Alta Corte di giustizia sportiva del Coni ha accolto il ricorso del club bianconero contro la decisione del giudice sportivo di far giocare il match a porte chiuse a seguito dei cori contro il giocatore dell’Inter Mario Balotelli.

L’esecuzione della decisione è stata sospesa fino al prossimo 15 maggio e una nuova udienza è stata fissata per il giorno 14 maggio.

La Juventus esprime la propria soddisfazione per una sentenza che conferma la fondatezza del ricorso presentato.

Pertanto, il pubblico potrà così accedere allo stadio Olimpico per assistere al match con i salentini. La vendita dei biglietti inizierà domani, venerdì 1 maggio, ma limitatamente al canale web. Da sabato sarà possibile l’acquisto attraverso le abituali ricevitorie e domenica - a partire da due ore prima del calcio d'inizio - nei botteghini dello stadio Olimpico. I prezzi saranno resi noti nella prima mattinata di domani.

Fonte: Juventus.com

Porte chiuse: La Juventus ricorre all'Alta Corte

In relazione alla decisione della Corte di Giustizia Federale pronunciatasi a sezioni riunite il 28 aprile 2009, vista l’assenza di motivazioni che permettano alla Juventus di maturare il proprio convincimento sulla sanzione irrogata, la società ha inoltrato ricorso d’urgenza con richiesta di sospensione della decisone all’Alta Corte di Giustizia Sportiva.

Fonte: Juventus.com

Una domenica bestiale

Pubblicato da Luca | | | 2 Commenti »

Lo ammetto: oggi era dura.
D’accordo, d’accordo: la Reggina è l’ultima in classifica.
Ma non sono queste le partite più pericolose, per gli squadroni come il nostro?

Prima d’ora - la squadra amaranto - in 32 giornate aveva vinto 4 partite.
C’era il rischio, enorme, che la “quinta” toccasse a noi.

Mi sono tranquillizzato prima del fischio d’inizio: Giovinco, uno dei nostri giocatori più talentuosi, era comodamente seduto in tribuna.
In panchina avrebbe corso il rischio di giocare: volete scherzare?
Pensate un po’ se fosse entrato e avesse giocato bene?
Oltre ad essere bravissimo, è pure giovane: troppe colpe da espiare.

Il fuoriclasse estivo comprato dalla società bianconera, il danese Poulsen, è entrato solo per un infortunio muscolare di Marchisio.

Si tratta, naturalmente, di un caso solitario.
A me, sinceramente, sembrava di averne contati altri 65, da agosto 2008 ad oggi.
Ma capisco di essere una “voce fuori dal coro”, uno di quei tifosi che pensa la Juventus debba partecipare per vincere, non per diventare simpatici agli altri e ridere in continuazione.
Anche quando si è arrabbiati marci.

Parlavo di Poulsen.
Ho ammirato il campione trottare leggero e soave nel prato verde del Granillo, in attesa di prendere un po’ di sole (nel nord davano pioggia, oggi).

Mi sono è venuti in mente gli attimi successivi il suo acquisto: un dramma sportivo.
Il suo motto (diventato leggenda tra i “veri” tifosi bianconeri) era: gioca bene, gioca male, l’importante è randellare.
Io, stupido, pensavo che a questa squadra servisse un regista…
Però, se non sbaglio: non ha quasi mai giocato, non ha quasi mai giocato bene, non ha quasi mai randellato.

E dire che oggi, mi permetto di far osservare, ce ne sarebbe stato bisogno: mentre Hallfredsson stava per scoccare il tiro che avrebbe consentito alla Reggina di segnare il secondo goal, il guerriero danese osservava ammirato il cielo azzurro.
Se Buffon lo avesse avuto tra le mani, a quest’ora, in rosa, avremmo avuto un centrocampista in meno.

Stavo per arrabbiarmi di brutto.
Poi, di colpo, la gioia irrefrenabile: Cristiano Zanetti pareggia!!!

Il nostro orgoglio bianconero è salvo.
La Reggina è umiliata.

Prima di andare in conferenza stampa, sotto gli occhi di miliardi di persone, Blanc, Cobolli e Gigli (oggi mi va di dividerli…) sono scesi dalle tribune del Granillo per piantare il vessillo bianconero sul prato verde: un altro stadio conquistato.

Ora speriamo ne facciano un dvd.
Invece di prenderlo in prestito dalla rete (alias “scaricarlo”), lo comprerò sicuramente.
Non potrei non avere, tra i ricordi della gloriosa società bianconera presenti nelle mie cassette e nei dvd che gelosamente custodisco, un qualcosa che non mi faccia dimenticare questa domenica speciale.

Nella quale non abbiamo perso: né la partita, né l’orgoglio.

Ai tifosi juventini che leggeranno questo post, e che avranno la possibilità di recarsi allo stadio, chiedo una cortesia: pensate se è il caso di andarci, da qui alla fine campionato. Ed eventualmente, a come comportarvi.

L’unico modo per far capire che il popolo è veramente sovrano e non ha voglia di farsi prendere in giro, non è arrabbiarsi e scaricare insulti in continuazione.

Ma protestare in maniera intelligente.

La società ha il diritto di prendere delle decisioni.
Sino ad un certo punto, però.

La storia insegna che siamo anche stati capaci di vincere.

Pensateci.


Articolo da: http://zebrabianconera10.wordpress.com/


«C’è delusione, ma dobbiamo guardare avanti per forza. Ora abbiamo una partita importante a Reggio, nella quale dovremo dimostrare di essere vivi». Cristian Molinaro vuole una reazione immediata. Il difensore non ha preso parte alla partita contro la Lazio, ma non per questo è meno deluso dei compagni per l’eliminazione. L’importante però, sottolinea a Juventus Channel, è rialzare subito la testa: «Vogliamo il secondo posto anche per dare un segnale forte: nonostante i traguardi siano sfumati siamo lì e il prossimo anno vorremo fare ancora meglio. Adesso è questo l’obiettivo primario, già da oggi ci siamo rimessi al lavoro. Il fatto che la partita di Reggio arrivi tra poco potrà essere un motivo in più per dimostrare la nostra reazione».

Ai tifosi che hanno contestato dopo la sconfitta contro la Lazio, Cristian chiede fiducia:
«La contestazione ci dà un dispiacere ulteriore: abbiamo sempre cercato di dare tutto, ma purtroppo non siamo stati incisivi nelle partite decisive. A di là di tutto non credo sia giusto puntare il dito contro la dirigenza o il mister, quando sino a poco tempo fa venivano elogiati. La tifoseria anche nei momenti brutti è sempre rimasta attaccata alla squadra, mentre ieri c’è stata molta delusione e dunque ci sono state reazioni polemiche. Non è comunque giusto prendersela con i singoli; dobbiamo fare tutti un mea culpa, prima di tutto noi giocatori che scendiamo in campo, e salvare l’onore con le prossime prestazioni».


Il giorno dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia la delusione è ancora forte, ma la Juve vuole guardare avanti. Claudio Marchisio, ai microfoni di Juventus Channel si fa testimone della voglia di riscatto comune: «La squadra ha tentato di arrivare in finale – ha dichiarato il centrocampista -così come contro il Chelsea abbiamo dato il tutto per tutto e c’è tanto rammarico perché anche se molti snobbano la Coppa Italia, noi lo consideravamo un trofeo importante. Ora abbiamo sei partite di campionato e dobbiamo mantenere il secondo posto. Per noi è un punto d’orgoglio». La reazione deve essere immediata, perché c’è bisogno di muovere la classifica e di porre fine alla contestazione: «E’ normale che i tifosi reagiscano così. La loro amarezza è la stessa che proviamo noi. Sanno che abbiamo dato tutto, ma è normale che pretendano di più. Noi stessi pretendiamo di più e già domenica a Reggio dovremo puntare al risultato in modo molto concreto».
Ora è importante ritrovare concentrazione e serenità, mettendo da parte tute le illazioni sul futuro che in questi giorni hanno circondato la squadra: «Sappiamo di non dover dare peso alle voci perché possono solo turbare l’equilibrio e impedirti di preparare bene le partite. Dobbiamo pensare solo a finire il campionato nel migliore dei modi. L’impegno per questa maglia ci sarà sempre, su questo i nostri tifosi possono contare».


Il commento di Buffon a fine gara: «Non è andata come ci aspettavamo e come il popolo bianconero avrebbe meritato. Negli ultimi venti giorni abbiamo sprecato una stagione condotta, fino a quel momento, in modo egregio. Non possiamo far altro che chiedere scusa ai nostri tifosi, delusi quanto noi. La finale sarebbe stato il primo passo per poi ambire a traguardi più prestigiosi. Ora concentriamoci sulle prossime sei partite, cerchiamo di vincerle tutte per riscattare, in parte, quella fiducia che il popolo bianconero ha sempre riposto in noi».

I convocati Anti Chievo

Pubblicato da Nicholas | | | 0 Commenti »

I 19 convocati per il Chievo. Tornano Camoranesi e De Ceglie
Torna il campionato dopo la sosta per le Nazionali, ma soprattutto torna una Juventus quasi al completo. In vista della gara contro il Chievo – in programma domenica pomeriggio all’Olimpico – mister Ranieri ritrova alcuni degli infortunati.

Nell’elenco dei convocati rientrano Mauro German Camoranesi, assente dalla sfida d’andata con il Chelsea, e Paolo De Ceglie, fuori dal match di Coppa Italia con il Napoli.
Ormai in rampa di lancio anche Nicola Legrottaglie e Cristiano Zanetti che, come annunciato dal mister in conferenza stampa, restano ancora a riposo ma dovrebbero essere già disponibili dalla prossima partita. Stesso discorso per Manninger.

Sissoko, Amauri ed Ekdal sono gli unici ancora presenti nella lista degli infortunati.

Ecco l’elenco dei 19 bianconeri a disposizione

1 Buffon
3 Chiellini
4 Mellberg
5 Zebina
7 Salihamidzic
9 Iaquinta
10 Del Piero
11 Nedved
12 Chimenti
16 Camoranesi
17 Trezeguet
18 Poulsen
19 Marchisio
20 Giovinco
21 Grygera
28 Molinaro
29 De Ceglie
30 Tiago
32 Marchionni


Amauri sta per tornare. Questa volta non è lo slogan della pubblicità di Costa Crociere che lo ha visto protagonista. Il brasiliano sta recuperando dall’infortunio procuratosi in allenamento pochi giorni dopo la gara di ritorno con il Chelsea e presto sarà nuovamente a disposizione di Claudio Ranieri.

Se ottimismo e voglia di fare sono elementi fondamentali per il recupero, Amauri ne ha fatto incetta. Il momento del ritorno in campo si avvicina, anche se ci sono ancora delle tappe da seguire. Dopo gli esami a cui è stato sottoposto nei giorni scorsi e che hanno confermato i netti miglioramenti, il bomber sarà nuovamente visitato all’inizio della prossima settimana e in caso di esito positivo dovrebbe ricominciare ad allenarsi con regolarità.

Nel frattempo, Amauri ha fatto il punto della situazione parlando in esclusiva per i tifosi di JuventusMember, in un’intervista rilasciata nella giornata di ieri (giovedì 2 aprile). Il brasiliano non è presente oggi a Vinovo, fermato da un leggero stato febbrile. «Se tutto andrà bene, la prossima settimana conto di tornare a lavorare con i miei compagni e presto anche in campo. Il mio obiettivo è di esserci contro l’Inter, ma l’infortunio non è stato banale e quindi ci vogliono tutte le precauzioni necessarie. La cosa più importante è quella di recuperare bene, voglio aiutare la squadra e cercare di chiudere il mio campionato nello stesso modo in cui l’ho iniziato».

La sosta per le Nazionali ha permesso ad Amauri di recuperare con più tranquillità. Per ora, alla voce “partite saltate” rientrano solo quelle Bologna e Roma e da domenica si aggiungerà anche il Chievo. La partita che più di tutte avrebbe voluto giocare. L’esperienza in gialloblu non la dimenticherà mai: «A Verona mi hanno riportato in A dopo la parentesi di Piacenza e hanno sempre creduto in me. Dopo tre stagioni molto positive sono passato al Palermo e poi sono arrivato qui. Quindi il Chievo mi ha dato una grande spinta per giungere alla Juve».

Era quello un Chievo che continuava a stupire e anno dopo anno aumentava la sua esperienza nel calcio che conta. Quello che vuole fare anche il nuovo Chievo che, tornato subito sul palcoscenico della Serie A, vuol far di tutto per restarci. Da spettatore, Amauri è pronto a sostenere i compagni, consapevole dell’importanza della gara di domenica: «Il Chievo ha faticato all’inizio, ma nelle ultime giornate ha dimostrato di essere in salute e ha fatto veramente bene. Ma noi abbiamo il nostro campionato da portare avanti e vogliamo continuare a rincorrere lo Scudetto, visto che il discorso è ancora aperto».


Lo scorso maggio il sogno aveva iniziato a materializzarsi e oggi è finalmente divenuto realtà. Il sogno è quello di Yang Yun, giovane promettente dello Shanghai Shenhua, una delle squadre incontrate dalla Juventus durante l’Asia Pacific Tour affrontato al termine della passata stagione.

Il ragazzo, vent’anni, difensore centrale di un metro e ottantatre per settantasei chili di peso, lo scorso maggio era stato selezionato dallo staff tecnico della Juventus, che aveva visionato alcuni video e lo aveva visto all’opera di persona durante la Fiat Cup, per uno stage con la formazione Primavera.

Nei giorni scorsi Yang Yun è arrivato a Torino, ha sostenuto le visite mediche di rito, ha preso contatto con lo Juventus Center e oggi ha vestito tuta e scarpini, scendendo in campo per il suo primo allenamento da bianconero. E si è trattato di un “battesimo del fuoco”. La sessione odierna prevedeva infatti un’amichevole tra Primavera e Prima Squadra. E così Yang Yun, in campo per tutto il primo tempo, si è subito trovato di fronte Del Piero e compagni. Il giovane per altro ha ben figurato, esibendosi in qualche anticipo degno di nota che gli ha fatto meritare anche i complimenti di Massimiliano Maddaloni.

Yang Yun rimarrà a Torino sino al 10 aprile e avrà così la possibilità di vivere un’esperienza straordinaria, allenandosi con i freschi campioni del Viareggio e a stretto contatto con i fuoriclasse bianconeri.


«Per domenica dovrei essere disponibile, visto che mi sto allenando con la squadra da due settimane, dovrei aver recuperato». Paolo De Ceglie scalpita: il difensore sta per tornare e ha una gran voglia di dire la sua in questo finale di stagione: «Era importante dare continuità agli allenamenti, per ritrovare la condizione – ha spiegato ai microfoni di Juventus Channel - Ora spero di riuscire a ritagliarmi il mio spazio, visto che mancano ancora due mesi al finale di stagione». La personalità non ha mai fatto difetto a Paolo, nonostante la giovane età. Anzi, l’etichetta di giovane, ora, a lui come a Marchisio e Giovinco, comincia a stare stretta: «Abbiamo quasi ventitre anni, ormai iniziamo a crescere…». E crescendo De Ceglie ha ormai anche le idee chiare sulla sua posizione in campo: «Mi sento un terzino e mi ispiro ai grandi del ruolo, come Maldini e Zambrotta. Naturalmente, se ci sarà in futuro di giocare più avanti mi metterò a disposizione».
Ora il pensiero fisso è però al campionato e alla rincorsa sull’Inter: «Ci sono ancora diversi punti in palio e uno scontro diretto importante. Vogliamo giocarcela sino in fondo».

Al termine dell’intervista De Ceglie ha partecipato a Filo Diretto, la trasmissione che mette in contatto i tifosi con i campioni bianconeri. Molte le domande e le curiosità giunte attraverso il sito JuventusMember.com. Sul sito della community bianconera è on line il video con le risposte di Paolo.


Iaquinta miglior giocatore del mese premiato dai Member domenica allo stadio

E' Vincenzo Iaquinta il miglior giocatore del mese di marzo eletto dai Member attraverso il sito a loro dedicato. Chi non ricorda infatti la prodezza contro il Chelsea, una vera perla, alla quale si aggiungono altre prestazioni di qualità. Iaquinta verrà premiato domenica pomeriggio nel pre gara di Juventus-Chievo da alcuni tifosi selezionati tra gli iscritti a Juventus Membership

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