Un Ranieri visibilmente soddisfatto si presenta alle interviste di rito. La sua squadra ha risposto alla grande, è tornata quella di prima «perché – afferma Ranieri – eravamo diventato troppo generosi, come ad esempio contro il Cagliari, e avevamo perso la nostra quadratura. A Catania invece ho ritrovato la squadra che volevo, abbiamo fatto una buona partita, pur giocandola in dieci per 80 minuti contro un avversario che non si è mai arreso»

Quindi è una Juve che non è stanca come la descrivono. «Diciamo che non siamo ai livelli di novembre e dicembre – conferma Ranieri – ma d’altronde non si può essere sempre al 100%. Analizzando le due precedenti sconfitte, con l’Udinese non l’avevamo giocata, con il Cagliari, ripeto, siamo stati troppo generosi, ma la squadra fisicamente sta bene, altrimenti non saremmo riusciti a giocare 120 minuti mercoledì e 80 minuti in dieci oggi»

Veniamo ai protagonisti. Ranieri ha elogi da fare: «A Poulsen, che aveva già fatto bene contro il Napoli e che ha dimostrato di essere importante per noi. A Tiago, che ha fatto un’ottima partita. Oggi, nonostante gli infortuni, ho avuto la prova che ho quattro centrocampisti su cui contare. Ad Amauri, al quale bisognerebbe fare un monumento per come ha giocato, per come ha tenuto viva la partita. Non segna? Lo farà, lui è uno da doppia cifra a fine stagione». Infine un commento su Iaquinta: «Ho preferito dare spazio a lui perché Trezeguet era appena rientrato, come ad Amauri perché il capitano aveva giocato due ottime partite. Entriamo in un ciclo difficile e abbiamo bisogno di tutti. L’espulsione? Era giusta, ma poteva evitare di prendere l’ammonizione precedente, quella per essersi tolto la maglia per esultare»

1 Commenti

  1. Anonimo // 09/02/09, 15:06  

    bella cantante :D